La passiflora è conosciuta e utilizzata da più di seicento anni non solo per i frutti ma anche come sedativo. Ecco la ricetta per una tisana rilassante. Avrete visto nei giardini questo rampicante dai bellissimi fiori (chiamato “fiore della passione”) o forse avrete gustato i suoi frutti, detti “maracujà” o “granadilla”, con cui si preparano anche squisite marmellate: provate a cercarle nelle botteghe di prodotti biologici o di commercio equo e solidale. Ma la passiflora non si limita a soddisfare la vista o il gusto: è molto preziosa per i suoi princìpi attivi che agiscono efficacemente sull’insonnia e sugli stati ansiosi attraverso l’assunzione di una tisana rilassante. Già gli Aztechi la usavano per le sue proprietà rilassanti. Importata dal Sudamerica e coltivata in Italia fin dalla seconda metà del Cinquecento, durante la prima guerra mondiale fu impiegata come sedativo nervoso nella cosiddetta “angoscia di guerra” (nome dato agli stati di ansia, insonnia, aggressività o depressione riscontrati nei soldati)
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